X Fragile - Il Filo di Arianna
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MAURO 2 -PRIMA SECONDA-

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Messaggio  Admin Mar Giu 15, 2010 4:52 pm

29 marzo Laura scrive al prof. Cuomo ed Alice Imola circa problematiche nella spesa e denaro:
Salve a tutti!
la settimana scorsa mi sono incontrata con Ilaria e abbiamo concordato che sarebbe opportuno cominciare con i "listino prezzi" per la spesa per tutti e due i ragazzi.
Mauro si trova molto a suo agio ad andare a fare la spesa, la problematica che sto riscontrando in quest'ambito è il valore del prodotto (per esempio un formaggio da 1 euro e da 5 euro sono uguali per Mauro) accade spesso che ritorna con 10 euro di spesa ogni giorno e sono effettivamente tanti se il giorno prima è avanzato qualcosa. Visto che abbiamo concordato la spesa giornaliera mi sto adoperando per parlare con i genitori per vedere (più o meno) che tipo di prodotti prendono in relazione al prezzo.
In parallelo sarà da fare una sorta di menù per ogni giorno...in accordo con la famiglia.
Questi sono i due progetti che intendo fare a breve.
Abbiamo iniziato ad utilizzare il computer regalato dal padre per trasformarlo in occasione.
E' diventato il suo pc personale di lavoro con la sua foto al lavoro e i suoi documenti e i nostri video.
Come vedrete nell'allegato, sto iniziando con Mauro a diminuire le ore lavorative (PER LE MOTIVAZIONI CHE VEDRETE NELLA RELAZIONE). Mauro lo vedo 5 giorni a settimana (tra lavoro e pomeriggi) e vedo che sta facendo una "full immersion di Laura" e, per quanto posso essergli Amica, sta diventando una routine e non momenti per creare delle occasioni.
Inoltre adesso quelli del teatro l'hanno richiamato a tornare con loro e avrebbe anche il venerdì pomeriggio impegnato.
COSA MI CONSIGLIATE??????
Il 2 aprile ho l'appuntamento fissato per parlare con i ragazzi del teatro per sentire i progetti e per parlare del suo progetto.

attendo risposte, grazie per l'attenzione

Laura

Il prof. Cuomo e Alice Imola scrivono a Laura circa il progetto teatrale:

Carissima Laura,

ti invio il progetto relativo alla x fragile che ti servirà quale modello su cui dovrebbero aderire gli operatori del gruppo teatrale.
Bisogna stare molto attenti ad evitare che il gruppo teatrale, puntando sulle caratteristiche di disabilità di Mauro presentino queste quali attributi per attrarre l'attenzione degli spettatori.
Il deficit di Mauro, se esasperato può produrre spettacolo, uno spettacolo che sicuramente può risultare divertente per il pubblico ma che profondamente rafforzerebbe, danneggiando, l'organizzazione cognitiva di Mauro.
Le imitazioni di Mauro per lo più non sono il risultato di una intenzione atta a produrre un spettacolo ma sono una componente imitativa del ragazzo libera che necessita di essere organizzata sul piano intenzionale.
Se tale componente rimane libera con l'apparenza di essere spontanea, naturale, può proporre profondi rischi per Mauro (risulterebbero come i movimenti di Pinocchio sfruttati da Mangiafuoco).

Ciao

Alice Imola
Nicola Cuomo

Il 19 aprile, dopo l’incontro a Roma, Laura scrive ad Alice e al prof. Cuomo:

Salve a tutti!
vi allego la relazione "punti deboli, punti forti" iniziata a Roma.
Grazie a questi convegni in giro per l'Italia torno sempre più motivata e piena di domande che mettono in discussione il mio intervento in questa ricerca in maniera propositiva e autentica. Volevo lasciarvi solo questo pensiero.

PER CESENATICO CI SARò!!!!!!
A PRESTO, LAURA

Roma
Relazione supervisione 11 aprile 2010

Punti forti


Il percorso della ricerca attuato fino ad ora ha aiutato a modificare l’atteggiamento nei confronti di persone con x-fragile.
Nel mio caso specifico rispetto a settembre le situazioni di imitazioni e stereotipie vengono contestualizzate e non infantilizzate e rinforzate come accadeva in precedenza (per esempio le imitazioni venivano appoggiate da me e da altre persone e M. diventava il bamboccione della situazione) ora, grazie alle concatenazioni degli eventi che il metodo offre, si può arricchire un’architettura cognitiva adeguata ai contesti.
La frammentazione del pensiero viene sempre più limitata dall’intervento dell’operatore che indirizza la persona verso una sua globalità mentale e contestuale.
Anche l’atteggiamento del “ non sostituirsi” mai alla persona, assumendo un atteggiamento di “distanza attiva”, sta aiutando la ricerca a delineare gli strumenti/atteggiamenti da assumere per favorire una vita indipendente . (per esempio: ho cercato dappertutto la cartoleria ma proprio non l’ho trovata, sai dov’è? Sai, non conosco molto la zona) L’input dell’operatore deve risultare congruo all’evento o al contrario si deve lavorare sugli input che il ragazzo da.
Rendere protagonista M. dei compiti che deve svolgere è diventata una priorità e una necessità soprattutto nel contesto lavorativo.
Nel primo periodo di lavoro il mio atteggiamento educativo era quello di “muovermi a specchio” poi, grazie a i supporti esterni, ho potuto sperimentare l’unicità dei suoi “sa fare”, sempre in relazione con i colleghi.
Il saper domandare , il saper a chi chiedere risulta di fondamentale importanza, partendo da una situazione in cui il modo e la relazione con gli estranei era pari a zero. Grazie ai sopralluoghi svolti si è potuto osservare e relazionare gli ambienti del contesto lavorativo e le dinamiche relazionali del futuro ambiente.
L’esperienza del conoscere prima i contesti anticipano al ragazzo quello che sarà la realtà lavorativa ( per esempio: Manuela dove hai messo le brocche? Le metto qua?); in modo tale da creare fiducia tra colleghi o perlomeno una sintonia.
A diventare sempre più spontaneo e naturale deve essere la suddivisione dei ruoli ( io faccio questo, tu fai questo) in modo da rendersi utili per quel momento e per quella situazione ( io da solo non ce la faccio, ho bisogno di te).
Un ruolo importante dell’operatore è anche quello di “pensare ad alta voce” in questo modo si aiuta il ragazzo/bambino a muoversi in una progettualità pur non essendo in una situazione di dipendenza dall’operatore.
Infine è importante saper pianificare in maniera graduale e adulta (per ex, partendo da una tabella di lavoro attaccata sulla parete si può passare successivamente a un quaderno personale che terrà il ragazzo).

Punti deboli

Saper pianificare tenendo conto degli imprevisti che ci possono essere ( con le risoluzioni possibili).
Se si vuole pianificare un itinerario con l’autobus è opportuno sviluppare il percorso con foto dei luoghi di maggior interesse con l’orario dell’autobus e saper affrontare eventuali ritardi del mezzo.
Come ha presentato l’operatore Marco nella sua esposizione.

Il 25 maggio Laura scrive al Prof. Cuomo e Alice Imola circa alcune problematiche avute con Mauro:

Salve a tutti!
nell'ultima supervisione eravamo rimasti d'accordo che dovevo analizzare la situazione "separazione" della famiglia Sartori in vista di un trasloco futuro (ma non cosi lontano) del padre. Il problema è emerso in mia presenza la settimana scorsa parlando con la madre. Quindi come affrontare la situazione nell'interesse del benessere dei figli? La mamma mi ha spiegato che il padre dovrebbe traslocare a fine estate in linea di massima (nel mese di agosto) e ora il prossimo passo sarebbe quello di parlare anche con il padre per capire la sua visione. Quest'occasione (non felice) ci permetterebbe di coinvolgere Mauro in una dinamica famigliare più complessa.
a questo punto ci saranno 3 case una quella attuale (intestata alla madre) una intestata a Mauro (che ancora non viene utilizzata) e un'ultima intestata ad Angelo (che è l'ultimo appartamento del padre). Prendendo in considerazione la casa attuale e l'ultima intestata ad Angelo, si potrebbe ipotizzare l'utilizzo dell'ultima come una "casa laboratoriale" di vita quotidiana che Mauro potrebbe alternare con il fratello (dato che il padre sarà tutto il giorno via per lavoro e tornerà alla sera) in cui ci potranno essere alternanze di ruoli, di pulizie, faccende quotidiane (spesa, cucina ecc.) che possono rendere protagonisti i ragazzi. Senza perdere d'occhio il ruolo che Mauro ha nella casa della madre (quella attuale). Per Mauro potrebbe essere l'occasione vera di sperimentarsi in un contesto casalingo al di fuori della casa natale, senza la presenza della madre che spesso lui rivendica per il suo bisogno di essere indipendente.
Volevo rendervi partecipi di queste ipotesi che sto facendo con voi per capire anche come progettare questo grande cambiamento che sta influenzando la dinamica famigliare. non essendo una psicologa non so come affrontare questo problema molto delicato per preparare Mauro a questo evento. "perchè il papà se ne va? perchè non rimane qui in casa con noi? " Mauro ha un rapporto molto stretto col padre e nello stesso momento il padre è colui che detta le regole. sicuramente dovranno essere i genitori a fare il discorso ad anticipare il tutto. Per ora i ragazzi non sanno niente (mi ha riferito la madre). in questo caso il mio ruolo come me lo devo giocare?
*_Questione denaro
la scorsa settimana Mauro doveva andare a comprare del pesce in pescheria. Prima di andare a comprarlo però doveva prelevare dei soldi dal bancomat perchè nel portafoglio era rimasto senza.
Arrivati allo sportello Mauro compie le sue operazioni tutte corrette ma improvvisamente nel display dello sportello compare la scritta "prelievo non accettato perchè il suo valore residuo è inferiore all'importo di 10 euro".il bancomat non dava soldi e a Mauro non era mai successo.
Questo imprevisto lo ha lasciato sbigottito anche perchè la madre gli aveva detto che aveva ricaricato la carta un ora prima via computer. Tutto agitato Mauro ritenta per la seconda volta il bancomat ma era ormai una partita persa: il display dava lo stesso messaggio. Infastidito Mauro chiama la madre per telefono per rassicurarsi che l'avesse davvero caricato e che non si fosse sbagliata. Capito che c'era qualcosa che non andava ma non capiva cosa, ha iniziato a fare domande a me "Laura ma perchè non va?secondo te cosa ha?". Non conoscendo il problema indirizzai (implicitamente) Mauro all'ingresso della banca. il mio intento in questo caso era quello di far andare Mauro in banca per farsi spiegare il problema con il mio aiuto. Nello stesso istante uscì una persona dall'ingresso della banca e ho pensato ad alta voce in modo che Mauro sentisse"ma guarda ci sono altre persone dentro, magari loro ci possono aiutare". Dopo una mezz'oretta Mauro ha preso l'iniziativa di entrare, siamo andati allo sportello e lì abbiamo chiesto mentre entravamo osservavo Mauro, non era mai entrato e non sapeva cosa fare. Ho spiegato il problema al signore, con Mauro di fianco. Non era mai successo e Mauro ha potuto vivere un imprevisto che può succedere nella vita di tutti i giorni. Il problema del bancomat è che all'interno c'erano meno di 10 euro e non si sa che fine hanno fatto gli altri soldi, nonostante la madre l'avesse ricaricata. la gestione dei soldi è purtroppo un problema. In 10 giorni si è fatto fuori più di 150 euro e non si sa per cosa, dato che per la spesa, il denaro che usa viene dato in contanti a casa (max 10 euro). il mio sospetto è che li faccia fuori in ricariche telefoniche, devo controllare. *osservazione*
Un riscontro da parte della famiglia è che Mauro riporta tutto quello che gli succede al di fuori delle mura di casa: al lavoro, alla caritas a scout. cosa che non faceva prima ( se lo faceva in precedenza era più schivo) ora presta più attenzione all'altro e si ferma a parlare con le persone.
Una mia puntualizzazione: Mauro, raramente guarda negli occhi una persona, negli ultimi due incontri fatti più volte mi ha rivolto lo sguardo verso di me con un'attenzione prolungata, mutata rispetto a qualche mese fa, quasi di reciprocità. "io stò parlando con te quindi io ti ascolto e guardo, osservo quello che mi stai dicendo.”
scusate gli argomenti uno diverso dall'altro ma sono quelli più caldi del mio caso, soprattutto il primo!
attento risposte
grazie per l'attenzione,
Laura

Alice Imola e il prof. Cuomo rispondono a Laura:

Carissima Laura,
noi dobbiamo dividere le proprietà dall'uso. Mentre la proprietà dei due appartamenti è uno per ciascun fratello, l'uso attuale è un appartamento per la madre, uno per il padre e il terzo non utilizzato. Pertanto è meglio utilizzare, indipendentemente dalla proprietà, l'appartamento non utilizzato per i progetti in quanto questo appartamento è il più libero da influenze dei genitori. L'appartamento non utilizzato, indipendentemente da di chi è la proprietà diventa il laboratorio per la vita autonoma e indipendente per i fratelli. Per quanto riguarda "papà se ne va..." questo può essere focalizzato come bisogno in certi momenti della vita di avere autonomia e indipendenza e pertanto il progetto di utilizzare l'appartamento inutilizzato assume ancora più senso: è il luogo dove sperimentare il bisogno di autonomia e indipendenza che tutti hanno. Per quanto riguarda il bancomat è possibile richiedere alla banca che ad ogni spesa arrivi o al numero di tel. fornito in banca e/o all'e-mail fornita alla banca l'ora, il luogo e la quantità della spesa. In tal modo si può sapere tutto. Naturalmente tutto questo non va posto nella dimensione di spionaggio, ma nella comodità di servizio bancario di fornire una memoria, altrimenti ci può sfuggire, di dove, come, quanto abbiamo speso. Quindi l'operazione bancomat sta diventando una splendida opportunità. Per quanto riguarda il guardar negli occhi, guardati intorno e scoprirai che non tutti guardano negli occhi, pertanto i risultati che stiamo ottenendo con Mauro non vanno misurati da quanto tempo guarda gli altri negli occhi.
Ciao
Alice Imola
Nicola Cuomo

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